COMPRESA NELLA VISITA

CHIESA DI SANT’ANTONIO IN CAMPO MARZIO

Appena fuori dalle mura della galleria, ritrovato il contatto con il sole ed il calore della città dirigiti verso la tua destra, a pochi metri troverai la Chiesa di Sant’Antonio in Campo Marzio che potrai visitare liberamente per completare il tuo tour!

Sintomo della sempre maggior affluenza di pellegrini nella città papale, giunti da tutta l’Europa per visitare le tombe degli apostoli, iniziarono a sorgere a Roma alla fine del Medio Evo le “Chiese Nazionali”, intorno alle quali era costruito un ospedale che offriva ospitalità e assistenza medica a chi proveniva da quella nazione. È il caso di S. Maria in Monserrato per gli Spagnoli, di S. Luigi dei Francesi, di Santa Maria dell’Anima per i Tedeschi. Lo stesso avviene per quanto riguarda la Chiesa della Nazione Portoghese a Campo Marzio, prima dedicata a Santo Antonio Abate e successivamente identificata con il più popolare di tutti i Santi Portoghesi: Sant’Antonio di Padova, nato nella capitale lusitana e dunque chiamato in Portogallo “Sant’Antonio di Lisbona”.
Per rinforzare il suo carattere portoghese, la Chiesa allarga durante i secoli il numero dei santi la cui vita o le origini si collegano direttamente al Portogallo, rappresentati negli altari e negli affreschi.Nella Chiesa dedicata a Sant’Antonio, ci sono tre rappresentazioni del Santo nato a Lisbona.
La prima per importanza e dimensioni è l’opera del pittore palermitano Giacinto Calandrucci (1646-1707), commissionata da Caterina Raimondi Cimini per l’altare maggiore. Rappresenta un’apparizione della Vergine e del Bambino a Sant’Antonio, che vediamo in atto di adorazione.
Nella cappella di Santo Antonio Abate, rinnovata tra il 1935 e il 1937, fu collocata la preziosa tavola di Antoniazzo Romano (2ª metà del sec. XV) con la Madonna in trono col Bambino tra i santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova, proveniente dalla cappella dell’antico Convento Portoghese di Santa Maria delle Nevi di Palazzolo, sul Lago di Albano.
Infine, nella Sacrestia della Chiesa, il pittore Salvatore Nobili (2ª metà del sec. XIX), autore di altre opere nella Chiesa e nell’Istituto, dipinse a tempera sul soffitto il Miracolo di Sant’Antonio che difende il Padre accusato di omicidio.
All’interno della Chiesa è custodito il Grand’Organo sinfonico di Sant’Antonio dei Portoghesi in Roma uno strumento unico, in un ambiente acustico eccezionale.

Fonte: Sito web dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio

COSA PUOI VEDERE NELLA CHIESA

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